Il decreto legge Terra dei fuochi è stato approvato dal Senato: introduce nuove norme e sanzioni per chi inquina. La conversione in legge è prevista entro il 7 ottobre. Una delle nuove norme introdotte è, ad esempio, la possibilità di arresto in flagranza differita, non solo in flagranza di reato, per i reati ambientali più gravi. Inoltre, è stato istituito anche un Dipartimento per il Sud. L’obiettivo del decreto è quello di contrastare i reati ambientali.
Dipartimento per il Sud
Il nuovo decreto legge Terra dei fuochi introduce il Dipartimento per il Sud presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e avrà lo scopo di promuovere le politiche per il Mezzogiorno. Il Dipartimento avrà a disposizione oneri che ammontano a 782.291 euro per il 2025 e 7.838.051 euro annui a decorrere dal 2026. Inoltre, avrà a disposizione 15 milioni di euro da utilizzare per la bonifica delle discariche e dei siti contaminati. Il tutto verrà supervisionato da un commissario, il quale avrà poteri necessari per combattere l’abbandono dei rifiuti e tutti gli altri reati ambientali.
Multe più salate
Il nuovo decreto legge modifica il Codice dell’Ambiente e introduce tre nuovi reati: l’abbandono dei rifiuti non pericolosi di natura contravvenzionale, il delitto di abbandono di rifiuti non pericolosi in casi particolari ed il delitto di abbandono di rifiuti pericolosi. Nel caso di rifiuti non pericolosi le sanzioni si inaspriscono e passano da un’ammenda di 1.500 euro ad una di 18.000 euro. Inoltre, se l’abbandono dei rifiuti avviene con l’utilizzo della propria auto, è prevista la sospensione della patente di guida da quattro a sei mesi. Se a commettere il reato è un titolare di impresa o un responsabile di ente, allora l’abbandono sarà punito con l’arresto da sei mesi a due anni oppure un’ammenda che va da 3.000 a 27.000 euro. Introdotta anche la possibilità di arresto in flagranza differita per i reati ambientali più gravi.