Vittorio Sgarbi irriconoscibile: “Sono stato in pericolo di vita”

Vittorio Sgarbi, critico d’arte, politico, personaggio televisivo, opinionista e collezionista, è recentemente riapparso in pubblico dopo il ricovero per depressione e mesi complicati in cui la figlia Evelina ha richiesto di nominare un amministratore di sostegno. È stato visto alle elezioni regionali nelle Marche, visibilmente dimagrito.

La depressione

Intervistato dal Corriere della Sera, Vittorio Sgarbi ha raccontato cosa è successo in questi mesi complicati: “In depressione per l’insuccesso alle Europee? Quello è stato il colpo di grazia. Ho capito cosa sono le persone, cos’è la politica“. Il politico ha parlato in modo amaro della sua uscita dal governo: “Ritengo di aver subìto un’ingiustizia assoluta. Che mi è pesata moltissimo, e mi è stata riconosciuta da pochi“. “Mi ha tolto i desideri e ho cominciato a rifiutare il cibo, anche solo vedere il cibo mi repelleva. Ho rischiato di morire. Sono stato in pericolo di vita“, ha poi proseguito Sgarbi. A complicare le cose anche il rapporto con la figlia Evelina, la quale ha richiesto di nominare un amministratore per il sostegno: “Incomprensibile. Non ho capito bene perché l’abbia fatto, e che cosa voglia“.

Il matrimonio

Ora, però, il peggio sembra esser passato per Sgarbi, prossimo al matrimonio con la compagna Sabrina Colle: “Lei mi ha salvato la vita. Con il suo amore. E adesso la sposo al più presto a Venezia, nella chiesa della Madonna dell’Orto“. Anche Sabrina ha avuto spazio per commentare le relazioni passate del politico: “Vittorio sembra feroce, crudele; in realtà è un sentimentale. Lascia traccia. Le
sue ex gli vogliono ancora bene, vogliono il suo bene, e hanno voluto bene a me. Mi sono sentita protetta. Poi certo ha avuto tante storie senza importanza, ma una quindicina d’anni fa lo vidi stranamente preso. Allora gli proposi di farmi da parte, in modo che potesse vivere liberamente il suo nuovo amore. Fu allora che mi propose per la prima volta di sposarmi. Mi sa che adesso ci siamo davvero“.

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